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Vece Costa
Revolution/Patriotismo

  • a cura di: Lorenzo Benedetti ed Emanuela Nobile Mino
  • Anno: 2005
Vece Costa
Gli interventi di Costa Vece, artista italo-svizzero, agiscono spesso nella volontà di far affiorare le identità invisibili del visibile, dando voce a ciò che è saputo ma taciuto, distinguendosi per l’intensità con cui la sua critica si esprime, attraverso messaggi iconografici che rimandano ai segni di una resistenza personale e sociale, denuncia diretta ad una società civile incapace di riconoscere la ricchezza delle alterità. Un muro invade gli spazi di Volume!, protesta “architettonico-visuale”, volta a simboleggiare la separazione esistente tra le etnie di un paese, riferendosi in maniera più diretta, alle posizioni di intolleranza dei circoli politici estremisti nei confronti delle popolazioni straniere che vivono in Svizzera; dall’altra parte, un’area territoriale occupata ridefinisce uno spazio, un luogo che l’artista destina idealmente ai membri di qualsiasi comunità straniera, assolutamente negato al visitatore. Lamiere e filo spinato compongono la trincea, oltre questa, scritte di protesta e graffiti richiamano lo scenario metropolitano, quel non-luogo che subisce per primo l’effetto di un potere spaziato. Trasformando poi l’unica area calpestabile dello spazio in un campo performativo, l’artista incendia un’auto, facendone rimanere la carcassa, richiamo quanto mai immediato ad una memoria iconografica che rimanda alla guerriglia urbana, spesso unico mezzo di protesta per quelle voci che altrimenti resterebbero schiacciate dagli ingranaggi del potere.

Bio

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