Cerca Artista

Savini Maurizio
Senza Titolo

  • a cura di: Lorenzo Benedetti
  • Anno: 1999
Savini Maurizio

Maurizio Savini abita lo spazio espositivo, tramite un intervento che si realizza come un’esperienza polisensoriale; il suo lavoro si esprime, nell’originale utilizzo di una materia piuttosto insolita, la gomma americana, nello specifico, l’odoroso mattoncino dal caratteristico colore rosa, con il quale fabbrica meticolosamente i suoi oggetti, le sue creature fantastiche. Presenze ancestrali accolgono il fruitore tramite tracce ed odori non ancora consumati, come provenienti da uno spazio intimo della nostra coscienza, immagini e sensazioni richiamate con forza alla memoria da un movimento non controllabile. Al centro della sala grande è posta una piscina tonda, di piccole dimensioni, riempita di liquido rosa, proseguendo, quadrati di pavimento ritagliano piccoli scenari fantastici: un comodino sul quale poggia un enorme ed improbabile soprammobile di forma poliedrica, un alto sgabello, vicino al quale una bambina ha abbandonato le sue scarpette ed appeso al chiodo il suo cappello, un piccolo missile, collocato a ridosso di un angolo della struttura. Al centro della galleria, incastrata fra i due pilastri, una casa, realizzata come un elemento modulare, contenitore inesplorato ed inesplorabile di chissà quali visioni immaginifiche; per finire, o forse per cominciare, Savini riempie lo stretto corridoio ovale, di liquido rosa, come un magma primordiale, in cui i suoi giocattoli si fondono e in cui le idee prendono forma.

Bio

  • Rai Arte
  • Condividi