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Gastini Marco
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La forza del colore, da sola può trasformare un ambiente senza traumi invasivi, senza cambiarne l’ossatura essenziale. E’ il magico potere della pittura, dei suoi pigmenti, che possono interagire e insinuarsi nello spazio con silente slancio. Accade con il progetto di Gastini, che a VOLUME! ha messo in opera una compenetrazione spazio/colore con la calibrata collocazione delle sue opere. Grovigli metallici, vecchie tele su cui l’artista imprime il nuovo segno pittorico, sono moduli che si affacciano sullo spazio, penetrando l’etereo ed impercettibile volume. E’ una fusione cromatica, giocata sulle abituali tonalità dell’artista, che afferra lo spazio. Una vasta gamma di terre e gli azzurri si rincorrono ritmati e cadenzati dall’improvviso balenare di note di rosso. Con naturalezza le opere diventano parte integrante del luogo come se gli appartenessero da sempre. L’artista segna, così, l’interno di VOLUME! disponendo strategicamente le tracce del suo passaggio nei punti chiave dell’ambiente. Dissimulando la propria matericità, le opere si offrono leggere all’osservatore occupandone lo spazio, altre obbligano ad alzare lo sguardo per la loro sistemazione a mo’ di fregio. La ritmicità del percorso si assolutizza nell'ultima impronta di blu oltremare. Direttamente stesa sull’intonaco bianco, essa attua l’ultima possibile sinstesi. Afferra il vuoto con i suoi metallici tentacoli e, assorbendolo totalemente, lo restituisce in una magnetica ed intensa forma cromatica.