2015
Cerio Stefano
Le stanze dell’ex vetreria di Trastevere ospitano Chinese Fun, un progetto che Stefano Cerio (Roma, 1962) ha realizzato in Cina nel 2013, scegliendo di raccontare il Paese attraverso luoghi di divertimento di massa colti nell’attimo in cui non c’è traccia della figura umana. Spazi defunzionalizzati, nati per accogliere migliaia di persone, appaiono svuotati di senso e ritratti nella loro essenza surreale. Attraverso l’uso del banco ottico, poi, Stefano Cerio si riappropria di una lentezza ormai perduta, lontana dall’idea usuale che si ha dei parchi di divertimenti, aggiungendo un ulteriore elemento straniante. Quello di Cerio è uno sguardo sulla modernità, trattata come natura morta, in cui le costruzioni fuori misura, coloratissime e rese ancora più imponenti dalla frontalità del punto di vista, diventano emblema del vuoto che caratterizza il presente. La mostra si arricchisce di un ulteriore elemento grazie alla presenza di un video che offre una nuova visuale sulla realtà quotidiana della metropoli contemporanea.
- Mostra: Chinese Fun
- Anno: 2015
Fondazione VOLUME!
Il museo d’arte moderna e contemporanea di Saint-Etienne Metropole è felice di ospitare per la prima volta fuori dall’Italia e all’interno di un museo pubblico, la Fondazione VOLUME!, dal 13 giugno al 20 gennaio 2016. La Fondazione presenterà l'esposizione Passaggi dedicata all’attività che svolge dal 1997 nei suoi storici spazi romani.
La mostra sarà inaugurata il 12 giugno alle ore 18:30
Frutto della collaborazione di Francesco Nucci con alcuni dei più influenti intellettuali e artisti italiani, VOLUME! inizia il suo percorso votandosi alla libera rilettura delle sue stanze attraverso la creazione artistica. Nella Roma degli anni Novanta, VOLUME! trova una particolare collocazione, ravvivando il contesto culturale, come luogo dove gli artisti sono liberi di dar vita alla loro opera attraverso un complesso sistema di relazioni che si innescano tra spazio, lavoro ed esperienza. Passaggi si presenta come un percorso nella storia di VOLUME!, che prende forma nelle ampie sale del Museo, attraverso un villaggio fatto di piccole “unità abitative”. Il senso di questo elemento non è solo architettonico ma si ritrova in maniera trasversale, sia nella storia dello spazio espositivo ma anche come costante che ha spesso legato la tematica dell'opera al luogo. Ogni volume ospita una traccia del lavoro che l’artista ha realizzato negli spazi di via san Francesco di Sales, mantenendo la sua unicità e la sua transitorietà, e, allo stesso tempo, porta in superficie la memoria che si sedimenta sulle pareti di VOLUME!. In questa insolita occasione, ogni lavoro entra in relazione con l’altro non solo in una rete spaziale, ma ponendosi su uno stesso piano temporale. Tutto ciò rende ancor più evidente lo scopo principale della Fondazione, quello di essere luogo di totale libertà, in cui l’artista ha la possibilità di lavorare in totale autonomia, di modificare lo spazio senza condizionamenti, di rendere plastica la sua idea, e di offrirla, poi, al pubblico. Il percorso, progettato da Anomia studio, sarà, inoltre, accompagnato e sottolineato da alcuni lavori collocati sulle pareti dello spazio espositivo, contribuendo anche alla trasformazione totale del museo. Dal pavimento distrutto durante il primo intervento di Alfredo Pirri, alla caotica invasione di colore di Thomas Lange, lo spirito della Fondazione non è mai cambiato, confermato anche dalle mostre che si sono susseguite negli anni. Emblematiche sono l’iconica donna incinta protagonista dell’opera di Kounellis, le stanze dipinte di Gianni Dessì, i lavori alchemici di Gilberto Zorio, i segni scultorei di Nunzio e Bizhan Bassiri e quelli luminosi di Francois Morellet. E ancora le esperienze di Pizzi Cannella, Mimmo Paladino, Gregorio Botta, Arcangelo, Giuseppe Gallo, HH Lim, Bruno Ceccobelli, Marco Gastini, Michele Zaza, Elvio Chiricozzi, Giuseppe Maraniello, Balka e Pirri, o la distruzione operata da Pedro Cabrita Reis, i lavori sul tempo e la memoria di Christian Boltanski e Fabio Mauri, l’auto bruciata di Costa Vece, la riflessione sulla censura di Carlos Garaicoa e Gianfranco Baruchello, l’ambiente domestico di Flavio Favelli, il Tempio di Jimmie Durham, e anche lo studio dello spazio come corpo vivo di Jaume Plensa e Sissi. La libertà è inoltre sottolineata dalla grande differenza tra i lavori, dalla cannuccia nel muro di Olaf Nicolai, al tunnel di Rui Chafes, dalle piccole colonne di Michele De Lucchi, alle torri di Valery Koshlyakov, fino alle esperienze performative di Santiago Sierra e Regina Josè Galindo. La mostra, oltre a ricreare i lavori degli artisti, presenta le testimonianze ed i documenti raccolti in oltre 17 anni di attività, attraverso le fotografie di Claudio Abate, Rodolfo Fiorenza e Claudio Martinez ed i video documentari di Giada Colagrande, Valerio Pittiglio, Dafni & Papadatos. In occasione della mostra verrà realizzato un libro che racconta la vita di VOLUME! dal 1997 ad oggi con testi di Achille Bonito Oliva, Danilo Eccher, Lorand Hegyi, Lorenzo Benedetti, Silvano Manganaro, Silvia Marsano e un dialogo tra Francesco Nucci e Claudia Gioia.
Fondazione VOLUME! - Passaggi MAMC – Musée d’art moderne et contemporaine Saint-Etienne Metropole Opening 12 giugno h 18:30 13 giugno 2015 – 20 gennaio 2016 per info: http://www.mam-st-etienne.fr/
- Mostra: Passaggi
- Anno: 2015
- Curatore: Fondazione VOLUME!
Scully Sean
9 maggio – 22 novembre 2015
In occasione della 56 ° Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia, la Fondazione VOLUME! con il supporto di Timothy Taylor Gallery di Londra e di Kewenig Galerie di Berlino, presenta Land Sea, una mostra di Sean Scully a cura di Danilo Eccher, allestita nella prestigiosa sede di Palazzo Falier dal 9 maggio al 22 novembre 2015.
Inserita all’interno della programmazione degli eventi collaterali della Biennale, la mostra presenta una vasta selezione di lavori monumentali realizzati per l’occasione, che rappresentano la ricerca che Scully ha intrapreso negli ultimi anni, contribuendo in maniera significativa al dibattito sull’importanza dell’arte astratta nella contemporaneità. In mostra la serie Doric (2010/13); opere ad olio su alluminio dove lo studio degli aspetti architettonici e l'approfondimento del ruolo della pittura geometrica si confrontano con le possibilità molteplici della sperimentazione cromatica. Inoltre, un numero selezionato di dipinti della serie Landline (2014) con larghe fasce orizzontali di blu e grigi che paiono librarsi una sull'altra; esplorazioni del concetto di paesaggio e di storia in una continua ibridazione di astrazione ed esperienza.
Quelle di Scully, come scrive Danilo Eccher, sono “opere che suggeriscono una dimensione poetica ma non sfuggono all’esperienza della luce, alla sua rifrangenza, alla sua dilatazione cromatica, affondando nella tradizione del colorismo veneziano e insistendo nel rigore di un concettualismo attuale”.
Il progetto veneziano ha portato l’artista a relazionarsi con i suoi ricordi legati alla città lagunare, ai colori e ai movimenti dell’acqua, ai mattoni ma anche con le suggestioni del luminismo di Tintoretto, con il tonalismo di Bellini e la materialità cromatica di Tiziano. Il lavoro di Sean Scully è presente in numerose collezioni pubbliche come Metropolitan Museum of Art, Museum of Modern Art, Solomon R. Guggenheim Museum, New York; National Gallery of Art, Corcoran Gallery of Art; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC; Museo d'Arte Moderna di Fort Worth, Fort Worth; Tate, London; Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen K20K21, Düsseldorf; Albertina, Vienna; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Instituto Valencia de Arte Moderno, Valencia. Sean Scully è stato eletto Accademico Reale nel 2013 è stato finalista per il Turner Prize due volte, nel 1989 e nel 1993. Una grande retrospettiva dedicata al suo lavoro è stata inaugurata presso il Museo Himalaya di Shanghai nel novembre 2014 e a Pechino nel febbraio 2015. Nato a Dublino nel 1945, vive e lavora tra New York, Barcellona e Monaco di Baviera.
La mostra sarà visitabile dal 9 maggio al 22 novembre 2015, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18.
Si ringraziano:
Timothy Taylor Gallery, Londra
Ambiente e Arte
Per info: www.seanscullyvenice.com
- Mostra: Land Sea
- Anno: 2015
- Curatore: Danilo Eccher