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Balka - Pirri
Non ho capito le ultimo parole - Vis à Vis

  • a cura di: Annamaria Nassisi
  • Anno: 2005
Balka - Pirri

Il progetto “Vis à Vis” presso VOLUME!, in concomitanza con l’Istituto Polacco, focalizza l’attenzione su questioni figlie della contemporaneità, quali la memoria e il senso precario di identità individuale e collettiva. Ne sono autori Balka e Pirri che, ricorrendo ancora una volta allo spazio per azionare riflessioni di tale complessità, scelgono una soluzione a due mani, evitando una contrapposizione tra i due progetti e preferendo una interazione delle rispettive ipotesi espressive. Entrambi partono dal concetto di città, quale riferimento alle complesse lacerazioni del nostro presente, e alle incertezze che ne derivano. Pirri sceglie di prendere possesso dello spazio realizzando una pavimentazione che preserva un barlume di principi di armonia e linearità, debitori all’utopica città ideale rinascimentale, rimessi in discussione dal minaccioso incunearsi di frammenti di vetro rosa. L’allusione alla alienazione dell’individuo, alla sua innaturale omologazione e al senso della minaccia dell’altro, è intensificata dall’intreccio con l’installazione video di Balka. In esso il dramma della condizione umana di Pirri, è visualizzata dalle immagini sul monitor del jazzista Tadeus Stanko, che con il suono struggente della sua tromba, rimanda alla sottile malinconia per un mondo che sta sparendo. La melodia, librandosi nello spazio, funge dunque, da memorandum ricordando che il mondo a cui apparteniamo è sempre più povero di senso, di eticità e di storia.

Bio

  • Alfredo Pirri - Sito Ufficiale
  • Miroslaw Balka - Wikipedia
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